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i consigli

Imparando dal cane

Prima puntata
I cuccioli: differenze tra erbivori e carnivori.
Seconda puntata
I cuccioli neonati.


Viaggio a tappe nell'etologia accompagnati dalla dottoressa
Elisabetta Amici

 
 
I cuccioli: differenze tra erbivori e carnivori.

Iniziamo con un piccolo confronto ed una piccola osservazione: quando osserviamo con tanta tenerezza un cucciolo appena nato, cio' che in realta' noi vediamo e' un essere molto tozzo, molto piccolo, assai maldestro e con una grossa testa - sempre ciondolante (per un valido motivo), che pero' molto vagamente somiglia al genitore, anzi a volte risulta difficile riconoscere in questo piccolo i tratti della razza di appartenenza.

Per un qualsiasi erbivoro, invece, la situazione e' molto, molto diversa; anche se le loro proporzioni non corrispondono a quelle del genitore, riusciamo esattamente ad individuare di che animale si tratta, possiamo subito dire se e' un puledro, un vitello, un piccolo di zebra oppure un piccolo di gnu; non solo ma questo piccolo pochi minuti dopo la nascita, circa mezz'ora, e' gia' in grado di reggersi sulle zampe e di seguire i genitori nei loro spostamenti.
Come mai?


Quello che abbiamo osservato e' l'espressione di quello che viene definito " adattamento ambientale"

Vediamo di capire meglio: elefanti il cavallo, la mucca, lo gnu, la zebra, sono animali che vivono in mandrie, in greggi, in gruppi molto numerosi e spesso costretti, ci riferiamo agli animali allo stato brado, a lunghi spostamenti per trovare la prateria, il prato, la distesa in cui cibarsi di erba, piante…comunque erbivori.
Un piccolo appartenente a questa specie non puo' permettersi di rimanere indietro, di non riuscire a seguire il genitore e la mandria negli spostamenti, perche' rimarrebbe senza cibo ed inoltre sarebbe facile preda di altri animali; viaggiare in mezzo, all'interno del gregge o della mandria, assicura protezione.


Diversa e' invece la situazione per tutti i predatori e tra questi inseriamo anche i canidi ( lupi, sciacalli, iene, coyote.) e quindi anche i nostri amici cani.
Vivono in piccolo, a volte piccolissime comunita', a volte solo in coppia, e la prole viene partorita in un nascondiglio sicuro, a volte trovato per caso, altre volte scavato nel terreno per l'occasione, perche' questa e' la tana dove i piccoli vivranno per parecchio tempo.
Non nascono gia' in grado di aiutare i genitori nella caccia per un semplicissimo motivo: una femmina che portasse in grembo 4-5, anche solo tre, piccoli fino a quando questi fossero in grado di aiutarla nella caccia, sarebbe estremamente impacciata nei movimenti, non riuscirebbe ad essere agile e scattante, qualita' necessaria per predare, si stancherebbe subito, non riuscirebbe a portare a termine nemmeno la gravidanza per lo sforzo sostenuto.


Abbiamo parlato , riferendoci ai canidi , di 4 o 5 cuccioli portati nel grembo.come mai?
Cosi' tanti nel grembo di un predatore e come mai uno solo per gli erbivori?
Ve lo siete mai chiesto?
Riflettiamo un po':


Quando parliamo di mandria, di gregge, ci riferiamo ad una comunita' di parecchi individui, pensate solo alle mandrie di gnu, che spesso vediamo nei documentari, sparse per le immense praterie americane…
I predatori non sono in grado di formare comunita' cosi' numerose, inoltre spesso i genitori devono abbandonare, anche solo momentaneamente i piccoli, per cacciare, rischiando di non trovarli più al ritorno,sia perche' qualche predatore si e' riempito la pancia, sia perche' l'uomo e' intervenuto dove non doveva ( In Spagna i piccoli del lupo spagnolo vengono presi dai contadini messi in un sacco ed uccisi a bastonate).
Gli erbivori devono coprire lunghe distanze, e' vero, ma l'erba e' indubbiamente un pasto più facile di una preda da rincorrere….tante difficolta' quindi per un predatore nel mantenere tutti i piccoli appena nati, ecco allora che una prole maggiore assicura la continuita' della specie; non solo cuccioli che nascono nel minor tempo possibile non intralciano la madre nelle sue attivita' di caccia.


E qui una curiosita'….
.La madre deve andare a caccia, sicura di aver messo i piccoli al riparo dai predatori. Ecco allora che come si dice " La necessita' aguzza l'ingegno"
Le tane sono delle semplici buche, dal fondo piatto, come le nostre fondine.. scavate nel terreno in un posto sicuro, perche' e' solo qui che e' possibile lasciare i cuccioli soli per ore ed andare a cacciare.
La forma della tana non e' casuale, perche' risospinge i piccoli continuamente al centro, qualora questi volessero risalire le pareti; se poi i cuccioli, sono venuti al mondo informi e incapaci di reggersi sulle zampe almeno per un po' di tempo, la scelta del posto, la forma della tana, a fondina, sono ottime scelte, al punto che i cuccioli si adattano talmente bene alla loro tana conca che starne fuori e' estremamente scomodo e spiacevole, tanto che se escono all'aperto, si mettono subito ad urlare mettendo in allarme i genitori.


Ecco allora che possiamo dire che i cuccioli che noi vediamo come esseri informi,zara in realta' non sono imperfetti, anzi sono perfettamente adatti alle condizioni di vita tipiche della loro prima fase di crescita, ed il fatto che la cagna non partorisca una prole gia' perfettamente formata, come accade per una cavalla, una mucca, una zebra, non significa che vengano partoriti precocemente, poiche' la natura li ha forniti di tutto cio' di cui, in questi primi giorni di vita, hanno bisogno.





Dott.ssa Elisabetta Amici