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Subject:
Richiesta di consigli

Gentile Dottoressa,
colgo l'occasione per rivolgerLe i mie più sinceri complimenti per il lavoro che Lei sta svolgendo, rendendo disponibile la Sua profonda esperienza ad un pubblico così vasto come può essere quello di Internet.
E' quindi con fiducia che le chiedo alcuni consigli su come dovrebbe essere il comportamento corretto da tenere verso il mio cucciolo.
Premetto che circa 15 giorni fa abbiamo, io e mia moglie, accolto in casa un cucciolo, femmina di 2 mesi, di DOGO Argentino.
Non avendo io nessuna precedente, significativa, esperienza nel crescere un cucciolo mi trovo particolarmente timoroso difronte ad alcuni atteggiamenti da tenere nei confronti del cucciolo stesso, mi chiedo cioé se sia il caso di mantenere un attegiamento duro o lasciarlo fare liberamente ciò che vuole fino a che non sia più grande.
Mi pongo questi quesiti poiché il Dogo è di per sé un cane particolarmente forte caratterialmente e quindi non vorrei essere troppo permissivo nel crescere un cucciolo che un domani potrebbe diventare incontenibile oppure essere troppo duro e quindi crescerlo timoroso, pauroso ed obbediente solo per paura.
In sostanza con un cane come il Dogo e meglio essere permissivi o essere fermi, e da che età conviene imporre dei divieti e dei limiti ai suoi comportamenti. Cosa ne pensa personalmete del Dogo Argentino?
Accetto consigli di ogni genere per poter diventare veramente il migliore amico del mio cane e non solamente il padrone.
Mi auguro di non essere stato troppo poco chiaro nel tentativo di concentrare il più possibile le domande.

Con stima:
Stefano

 
 
Risponde:
Dr. L. Cutullo
Medico Veterinario

Egr. Sig. Tosoni, La ringrazio per la Sua gentilezza e fiducia. Spero di poter soddisfare le Sue richieste.
Le premetto che aver scelto un compagno come il Dogo Argentino è senz'altro un'espressione di volontà di impegno e anche di sacrificio magiore rispetto ad altre scelte.
Infatti il Dogo è un molossoide frutto di un crogiuolo di razze tutte dal caratterere molto forte. Nato da un incrocio fra un cane argentino da combattimento e un alano, sulla linea di sangue troviamo anche il Bullmastiff, il Pitt Bull Terrier e il Boxer, introdotto quest'ultimo per rendere la razza più docile ed addestrabile.
Il risultato di tanto lavoro è un cane da guardia e da difesa robusto, resistente al dolore, con un fiuto eccezionale tanto da poter essere usato anche da caccia, fedele e ben addestrabile.
Va educato fin da giovanissimo, quindi da subito, perché intorno ai 7 - 8 mesi può diventare aggressivo verso gli estranei. Il comportamento verso di lui deve essere fermo e deciso senza però fargli mancare le carezze e le coccole che lo gratifichino e gli facciano capire di essere amato.
L'importante è stabilire delle regole e fare in modo che la sua cucciolona impari a rispettarle. Soprattutto è importante non confonderle le idee: se una cosa è proibita, è proibita sempre e la regola deve essere fatta rispettare da tutti i membri della famiglia. Non devono esistere deroghe.
Cambi tono di voce in modo da farle ben capire quando una parola è un ordine fermo oppure no. E, forse è una raccomandazione superflua, non la picchi mai: ciò non farebbe che incattivirla e renderla rancorosa. Quando la cucciolotta agisce bene la coccoli, quando agisce male la rimproveri e poi la ignori, non le dedichi nessuna attenzione. Ma quando "fate la pace" di nuovo, via libera alle espressioni d'affetto.
Queste regole valgono per tutti i cuccioli, ma nel suo caso, signor Tosoni valgono ancora di più. Il cane è un animale da branco quindi ha un forte senso dellla gerarchia. La famiglia di cui fa parte è il suo branco, attenzione che non pensi di esserne diventata il capobranco, altrimenti non ubbidirà più e sarà aggressiva.
E' importante cercare di capire il proprio cane osservando con attenzione tutti i suoi atteggiamenti ed entrare in sintonia con lui. Anche la sua cucciola sta facendo enormi sforzi per comprenderLa ed assecondarLa e per lei non è cosa facile. Abbia pazienza e non si scoraggi se non fa subito quello che lei vorrebbe, insista e vedrà che imparerà.
Personalmente consiglierei un Dogo Argentino solo a proprietari che non abbiano bambini, per i quali non è molto adatto, che abbiano spazi da mettergli a disposizione e abbastanza tempo e impegno personale da dedicargli.
Per ultima cosa le segnalo un libro monografico edito dalla De Vecchi Editore: "Il Dogo Argentino" di Candida Pialorsi Falsina che è senz'altro interessante.
Mi ricontatti pure qualora volesse ulteriori chiarimenti.

Con i migliori saluti:
Dott. Laura Cutullo