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Subject:
gastroenterite felina

Gentile dottoressa,
abbiamo raccolto Fedra, una gattina randagia dell'età di circa 4 mesi in apparente buona salute e ben in carne. Dopo un breve soggiorno dal veterinario (2 gg) per i controlli necessari, è stata portata a casa e dopo 48 ore ha accusato i classici sintomi della gastroenterite felina (vomito, incapacità a deglutire ed assoluta impossibilità a bere nonostante ripetuti tentativi - suoi e nostri con il contagocce!) Abbiamo subito contattato il nostro veterinario che ci segue per altri nostri mici che sono vaccinati ed in buona salute.
La terapia che ci è stata consigliata è stata istituita prontamente con: ringer lattato 10 cc x 3
plasil 1 cc x 3
stimulflos 0,3 cc x 3
Dopo 24 ore abbiamo aggiunto farmaci omeopatici:
arsenicum album 5 CH granuli
veratrum Homaccord 0,5 x 2
engystol N 0,5 x 1
Nonostante la terapia Fedra va incontro ad incontinenza fecale (un solo episodio non emorragico) , difficoltà deambulatoria, strabismo convergente ed un progressivo e rapido dimagramento (3 giorni dall'inizio dei sintomi e 48 ore dall'inizio della terapia).
Domande:
1) Pensavamo potessero essere utili estratti di corteccia surrenalica, polivitaminici come il Cortigen B6 che è però fuori commercio. Cosa ci consiglia?
2) E' possibile arginare in qualche modo la profondissima astenia ed il forte catabolismo proteico?
3) E' possibile (ed ha senso) la nutrizione parenterale in questi casi ? Se si, con cosa?
4) Nella Gastroenterite Felina ci è stato detto che la letalità è elevatissima, specie nel gattino, cosa possiamo fare per incrementare tale speranza di sopravvivere?
5) E' bene contrastare l'ipotermia con sistemi fisici tipo borsa dell'acqua calda?

Tanti Miao da Fedra e tanti grazie da noi. Arrivederci.
Luca ed Elena

 
 
Risponde:
Dr. Laura Cutullo
Medico Veterinario

Probabilmente questa mia risposta arriverà tardi e il quadro clinico che mi descrivete è già superato in un modo o nell'altro. In ogni caso mi sembra giusto rispondervi ugualmente.
1) gli estratti di corteccia suurenalica possono essere utili, non posso però darvi un nominativo di farmaco per motivi che esulano dalla mia volontà: lo può però prescrivere il veterinario che ha in cura il caso se lo ritiene opportuno. Le vitamine del gruppo B sono presenti nello Stimulfos che già le date e che aiuta anche a proteggere il sistema nervoso e 2) a combattere l'astenia.
3) la nutrizione parenterale non è cosa semplice e può essere effettuata solo da personale specializzato in una struttura adeguata: va effettuata in via endovenosa (nella giugulare) e secondo un calcolo ben preciso del fabbisogno quali-quantitativo.
Possono essere utilizzati: ringer lattato+vitamine, glucosio 30%, NaCl, Intralipid 20% o Trive 1000. In realtà non si tratta di una cosa semplice, normalmente si usa riger o glucosio e si cerca di dare all'animale almeno un poco di alimento "forzato": esistono in commercio dei prodotti (hill's a/d) che hanno la proprietà di essere estremamente nutrienti anche in poca quantità, molto digeribili e appetibili e con una composizione tale da diventare semiliquidi se si mescolano con un cucchiaino. Possono così essere aspirati con una siringa (senza ago) e dati direttamente in bocca al malato.
4) la borsa dell'acqua calda è utile, come anche un termoforo.
5) Si possono aggiungere alla terapia già in corso degli oligoelementi in associazione: rame-oro-argento 1ml una volta al dì direttamente in bocca e poche gocce alla volta in quanto si deve dare il tempo perché venga assorbito dalla mucosa della bocca.

Con i migliori saluti:
Dott. Laura Cutullo