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Subject:
consiglio per salvare una gatta da un pastore maremmano femmina

Salve sono Giusy la padrona di Mirko.
Il mio gatto ora sta benino ma ho un grosso problema con una gattina dolcissima che vive fuori e si rifugia sul tetto di una casetta.
Dico rifugia perchè terrorizzata dalla mia cagna che purtroppo fa strage di queste povere bestioline.
Ultimamente ha ucciso molti dei gatti a cui portavo da mangiare su questo tetto con mio grande dolore ma sono impotente a tutto questo; ho provato di tutto, l'ho picchiata facendole vedere il danno che ha fatto, l'ho sgridata più volte quando tenta di rincorrerli ma non è servito a niente anche l'altro giorno ha ucciso un bellissimo gatto nero.
Ora la gatta è rimasta da sola impaurita e miagola in continuazione. La mia paura è che possa succederle la stessa cosa anche se ha ormai un anno e mezzo e ha capito quando la cagna viene chiusa verso sera, allora scende dal tetto; ma se lo facesse quando la cagna è fuori sicuramente non si salverebbe.
Non posso prenderla in casa perchè ho già Mirko e mia madre assolutamente non vuole. Mi dispiace anche darla a qualcuno perché non so poi se verrà trattata bene o se tenterà di ritornare a casa perchè è molto affezionata a me e quando mi vede mi fà un sacco di fusa.
Ora le chiedo che cosa farebbe al mio posto?
Io non so proprio cosa fare.
Vivo sempre con la preoccupazione che le possa succedere qualcosa.
Vorrei precisare che la mia cagna è un'animale buono ed ubbidiente ma purtroppo non sopporto la presenza dei gatti nel suo territorio.

Ringraziandola anticipatamente.
Giusy

 
 
Risponde:
Dr. Maria Grazia Sonetti
Esperto in Terapia comportamentale di cani e gatti

Questo pastore maremmano mostra un tipico comportamento di aggressività predatoria, innescata dall'istinto di cacciare ed uccidere una preda. Purtroppo le è capitato di avere successo più di una volta, e questo comportamento è autogratificante, cioè trova la sua ricompensa nell'atto stesso.
E' possibile tentare di modificare questo comportamento, ma quando è arrivato ad un tale stadio gli sforzi da fare sono molto grossi ed il risultato non è assicurato, anche perché le vittime spesso sono animali o bambini dei quali non si può modificare il comportamento che scatena l'attacco. Di solito si cerca di aumentare la dominanza ed il controllo del proprietario sul cane, e si cerca di desensibilizzare il cane allo stimolo che scatena l'attacco, usando anche delle punizioni remote (che non provengono mai dal proprietario).
Comunque in questo caso la prima cosa da fare è eliminare al più presto la presenza dei gatti nel cortile dove sta il cane, cessando immediatamente di portare loro del cibo e trovando una sistemazione alternativa per la gattina rimasta. Tutto questo è necessario sia per evitare ulteriori uccisioni (qiuindi per il bene dei gatti) sia come inizio di un'eventuale terapia per la cagna.

Con i migliori saluti:
Dr. Maria Grazia Sonetti