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Subject:
Dilemma "etico" sulla sterilizzazione.
21 gennaio 1999
Gentile dott. veterinario,
ho un dilemma di tipo "etico" sulla futura sterilizzazione della mia
gattina. Trovo che l'asportazione di utero e ovaie sia un gesto egoistico
da parte di chi considera l'animale come una proprietà ed un giocattolo da
plasmare a proprio uso e consumo. Non c'è rispetto per la "gattitudine" di
un gatto quando, sterilizzandolo, si vuole ridurne l'aggressività, la
rumorosità od altri comportamenti scomodi per l'umano proprietario.
Preferirei, dopo averle concesso una prima cucciolata, far operare la mia
Chica con la chiusura o la resezione delle tube, cosa che non andrebbe ad
interferire con la sua produzione ormonale, la sua vita sessuale e il suo
comportamento. La mia veterinaria, però, dice che questo tipo d'intervento
favorisce la formazione di cisti ovariche, infezioni, etc. Lei cosa ne
pensa?
Grazie
Iole Calzavara
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Risponde:
Dott. Laura Cutullo
Medico Veterinario
Quello che Lei dice riguardo al rispetto dell'animale è giustissimo, però molto spesso la sterilizzazione è il male minore per la gatta e chi vive con lei. Le posso infatti assicurare che molte micie rendono la vita ai loro proprietari impossibile in quanto hanno calori ripetuti e così vicini da sembrare quasi uno ininterrotto e durante questi, oltre a concerti diurni e notturni, le gatte si consumano letteralmente mettendo a repentaglio la propria salute in modo molto serio.
Il ricorso ad ormoni è assolutamente da evitare perchè le conseguenze possono essere letali
La resezione delle tube (che Lei vorrebbe far fare alla sua Chica) può essere una valida soluzione se si può dare alla micia la possibilità di soddisfare la propria sessualità, in pratica se ha la possibilità di uscire o se ha un "fidanzato" in casa. Ovviamente la contropartita è che sono possibili maggiori infezioni trasmesse dai gatti randagi con i quali il contatto diventa molto stretto.
Di per sè il mantenimento della produzione ormonale non porta a cisti o tumori , questi però si formano facilmente se ci si trova di fronte a quei calori ripetuti, continui e violenti dei quali ho scritto più sopra
Con i migliori saluti:
Dott. Laura Cutullo
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