CANI&GATTI

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Subject:
Ansia da separazione.
2 maggio 2000

Gentile dottoressa mi chiamo Stefania ed ho un beagle di 1 anno ( Timmy )che ho acquistato presso un allevamento all’eta’ di tre mesi. Per motivi di studio passo praticamente l’intera giornata con il cane. Questa vicinanza prolungata ha portato il mio cane a non volere rimanere a casa da solo. Quando lo lascio solo abbaia e gratta sulla porta procurando noie ai vicini di casa che si lamentano.
Per questo motivo ho consultato il mio veterinario il quale mi ha detto che si tratta di ansia da separazione e che e’ un problema specifico di questa razza. Mi ha consigliato una terapia farmacologica ( clomicalm 20 mg 1 pastiglia 2 volte al giorno per tre mesi ) associata ad una terapia comportamentale in casa senza l’aiuto di nessun esperto comportamentista.
Ho letto alcune vostre lettere ed ho notato che ci sono dei rimedi omeopatici ( fiori di Bach ). Vorrei avere dei consigli sul tipo di comportamento da adottare col mio cane ed eventualmente un tipo di terapia omeopatica che faccia al mio caso.

Grazie
Stefania e Timmy

 
 
Risponde:
Dott. Laura Cutullo
Medico Veterinario

Gentile Stefania, provi ad usare una combinazione di Fiori di Bach che spesso ho consigliato per questo problema:
Cerato : per rinforzare il senso di autostima
Chicory: per il suo senso di possesso
Honeysuckle: per aiutarlo a spezzare il legame
Larch : per eliminare il senso di fallimento.
Metta 2 , solo 2, gocce di ciascuno di questi rimedi in una boccettina da 30 ml con tappo contagocce; aggiunga un cucchiaino di brandy o di aceto di mele come conservante.
Somministri 4 gocce di questo preparato 4 volte al dì per un lungo periodo, anche due mesi. Può anche mettere due "pompettate" direttamente nell'acqua da bere ogni volta che cambia l'acqua nella ciotola.
Quando finisce la prima preparazione, la rifaccia nella stessa boccetta ben sciacquata sotto l'acqua; non metta il preparato in frigorifero o al sole.
( La preparazione e la posologia sono descritte in
ARCA).
Se non vede subito dei risultati, perseveri. Ovviamente questo tipo di aprroccio al problema andrebbe individualizzato secondo i reali disagi di ciascun singolo soggetto, ma questa combinazione di solito dà già dei risultati. Non può però essere data insieme alla terapia farmacologica, per cui deve essere necessariamente fatta una scelta da parte Sua.
Per quanto riguarda l'atteggiamento da adottare, le consiglio, se possibile, di abituare Timmy a stare da solo un poco alla volta. Inizialmente lo lasci per pochi minuti, magari ascoltando da fuori se il cane abbaia o uggiola. Se tutto va bene e al rientro non ci sono disastri, allunghi il tempo di assenza: quanto è necessario ad andare a prendere il giornale, ad esempio, oppure il pane....
Al Suo rientro, se il cane è stato bravo, fategli delle coccole e molti complimenti eventualmente rinforzati da un bocconcino goloso.
Non uscite di nascosto, perchè si sentirebbe ingannato e non si fiderebbe più di Lei . Comunque penso che il Suo veterinario di fiducia Le abbia dato indicazioni al riguardo. Abbia molta pazienza e cerchi di rendere l'uscita da casa una cosa normale senza tanti preparativi che non fanno altro che aumentare l'ansia del cane.

Cordiali saluti
Dott. Laura Cutullo