CANI&GATTI

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Subject:
Vacanze senza la micia .
7 agosto 2000

Da circa otto mesi possiedo una gattina di circa un anno molto affettuosa che finora non ha mai dato problemi sia nutrizionali che igienici.
Tra qualche giorno devo partire per un viaggio e purtroppo non posso portarla con me. Premetto che qualche volta, per periodi di un giorno al massimo, è già rimasta in casa da sola e non mi sembra abbia avuto problemi. Ora, dovendo assentarmi per una quindicina di giorni, volevo sapere se potrebbero sorgere dei problemi dovuti alla solitudine, anche se ho già preso accordi con il vicino, anche lui possessore di un gatto, il quale giornalmente provvederà a dargli da mangiare.
Ho pensato di agire così per non staccarla dal suo ambiente.
Sarà una decisione giusta?

Tanti saluti.
Dario

 
 
Risponde:
Dott. Laura Cutullo
Medico Veterinario

Certamente questa è la soluzione migliore quando ci si assenta per pochi giorni, altrimenti (ma questo è ovvio) è meglio portare il gatto con sè: anche se il viaggio è lungo e l'ambiente nuovo mette un po' a disagio i mici, la nostra compagnia è per loro essenziale.
Se però non è possibile tenerci vicino il nostro amico anche in vacanza, quella che Lei ha trovato è una ottima soluzione che non dà traumi troppo profondi e che non disorienta il fragile equilibrio dei felini. Se il suo vicino è disponibile gli chieda di mettere due pompette di Honeysuckle nella ciotola del cibo: aiuta il gatto a superare la malinconia dell'essere solo.
E' uno dei fiori di Bach: lo faccia diluire in acqua.

Cordiali saluti
Dott. Laura Cutullo