NATURALITER

vai a cuccia vai a cuccia vai all'arca vai ai consigli vai alla gallery vai al forum
 
i consigli i consigli:
Partecipa anche tu a questa rubrica di NATURALITER con domande e suggerimenti scrivendo a:
info@naturaliter.it
Le risposte del veterinario alle vostre domande e suggerimenti verranno pubblicate in questa sezione.

 
 
Subject:
Ansia da separazione.
26 aprile 2002

La mia cagnolina di 4 anni (di "pura" razza meticcia) che circa 3 anni e mezzo fa ho trovato abbandonata in mezzo ad una strada, dopo aver passato il primo mese della sua convivenza con me a distruggere la porta d'ingresso ogni volta che la lasciavo sola (cosa che io mi spiegavo con la paura di essere abbandonata, visto che lo era gia' stata una volta), aveva smesso con questo comportamento (sebbene mantenendo il fatto di andare a nascondersi ogni volta che io mi preparo ad uscire di casa e di approfittare di ogni mia assenza per tentare di aprire tutti gli armadi che possono contenere del cibo).
Ora abbiamo cambiato casa (intendo la cagnolina, il gatto e me) e queste scene sono ricominciate.
Sta letteralmente distruggendo a forza di unghie la porta d'ingresso (io mi immagino per cercare di uscire e raggiungermi, convinzione che mi sono fatta anche perche', dovunque io lo provi a spostare e/o nascondere, lei tenta sempre di impossessarsi del suo guinzaglio e della palettina per pulire).
Pensavo che in tutto questo tempo avesse acquisito la sicurezza di non venire abbandonata. Preciso che ha vissuto con me il trasloco; volutamente non l'ho affidata ad amici disponibili proprio perche' non si trovasse portata via da una casa per ritrovarsi improvvisamente in un luogo completamente estraneo. Si e' spostata insieme a me e a tutto quanto e per i primi tre giorni siamo rimaste insieme a riorganizzarci.
Pretendo troppo sperando che un cane riesca a capire queste cose? Potete aiutarci?

grazie
Cristina

 
 
Risponde:
Dott. Eliabetta Amici
Medico Veterinario

Gentile signora, l'ansia da separazione è un problema che si può, molto onestamente, controllare, ma è veramente difficile risolverlo completamente, specialmente se il cane ha vissuto esperienze traumatiche come la sua.
Il discorso è molto complesso e richiede una consulenza comportamentale per capire la sua situazione nei dettagli ed impostare una terapia comportamentale specifica ( ricordo che anche se il problema è comune, la terapia comportamentale viene impostata con programmi specifici per il singolo paziente, come del resto avviene in psicologia umana), ma desidero chiarirle e spiegarle alcuni punti importanti.
Il cane, come più volte detto, ragiona per associazione di idee, ed è molto rapido nel farlo e nel vederlo sempre così, ossia: Se per caso la sua cagna si è trovata chiusa in una stanza ed ha abbaiato o ha grattato la porta, in passato, con due zampate...e quella porta si è aperta ( non è necessario che si sia aperta per farla uscire, basta che mentre grattava qualcuno sia entrato in quella stanza: la persone è entrata perchè doveva farlo.......la cagna ha capito che grattando la porta si è aperta), lo ha rifatto altre volte ,magari con più zampate. e la porta si è aperta........: bene il cane ha memorizzato , ha capito che così facendo la porta si apre..........Il problema è che lui è un cane, e non può capire che quella porta oggi non si apre perchè non c'è nessuno al di là che la apre!......ormai nella sua testolina si è innescata questa sequenza: io gratto e qualcuno apre......sono sicura, arrivo anche a distruggere la porta e farmi sanguinare le dita perchè ormai so che se gratto si apre......!
Un altro fatto molto importante che si è verificato nel suo caso è questo: se il cane temendo di essere abbandonato o cercando sicurezza mi segue ovunque io vada, anche all'interno della casa, ed io lascio che questo avvenga..lui si abitua che io ci sono sempre e che la mia presenza dà sicurezza....perchè così è sempre stato.........non può capire che io oggi devo inderogabilmente uscire, perchè devo andare a lavoro, o dal medico, è un cane non può capirlo, inoltre io l'ho abituato a seguirmi ovunque io mi sposti.......senza volerlo, con tutte le più buone intenzioni io non ho fatto che rinforzare il suo bisogno di vicinanza e non l'ho abituato a non vedermi e a vivere con serenità il non vedermi.......
.Non posso ora pretendere che improvvisamente viva serenamente questo distacco ........Il lavoro come detto all'inizio richiede pazienza ed è lungo, per poterle onestamente dire quali risultati poter ottenere occorre un'incontro domiciliare, sempre sia possibile farlo, causa la distanza, in cui analizzare le varie componenti anamnestiche ed impostare un programma, che possa permettere a lei una più tranquilla convivenza e, soprattutto alla sua cagna, una minore sofferenza.

Cordiali saluti
Dott. Elisabetta Amici