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i consigli

Le curiosita' dietro la porta di casa.

Prima curiosita'
Orologio biologico: la perdita di pelo
Seconda curiosita'
L'ansia da separazione


Viaggio a tappe nell'etologia accompagnati dalla dottoressa
Elisabetta Amici

 
 
Cosa si intende per ansia da separazione?

Con il termine " Ansia da separazione " viene indicata una particolare condizione, caratterizzata da comportamenti che esprimono una forma di estremo disagio avvertito dal cane, quando il proprietario si separa da lui. La separazione puo' corrispondere ad una reale assenza, quando i proprietari escono effettivamente da casa, o essere avvertita come tale da parte dell'animale, perche' lasciato solo in giardino, o in un locale della casa.

Per il cane si tratta di un'incapacita' di vivere serenamente e tranquillamente la separazione dalla persona cui e' affettivamente legato, e questa incapacita' e' in gran parte legata alla natura di ogni animale di branco, di gruppo o di mandria. In natura non esiste che un branco una mandria se ne vada e lasci li' da solo un singolo individuo, dicendogli di aspettare che tanto poi torneranno.

Addirittura gli elefanti se capita che un componente della loro mandria fatica a seguirli, vanno dietro di lui e lo sospingono, affinche' non rimanga indietro. Questo ci puo' far capire che il cane, essendo un animale di branco, cresce con l'idea etologicamente innata che il branco, il gruppo si sposta sempre tutto insieme, anche se lo spostamento e' minimo e/o momentaneo; e quindi non puo' proprio capire perche' il resto del suo gruppo esce di casa e lo lascia li' da solo, in diversi momenti della giornata. E' vero che poi tutti tornano, ma occorre abituarlo a questa momentanea separazione, affinche' capisca che e' solo ed esclusivamente momentanea, e che non e' abbandono.


In queste situazioni, vissute con estremo disagio, il cane puo' abbaiare, ululare, urinare/defecare e distruggere mobili, tappeti, o, se in giardino, scavare e distruggere. La reazione che abitualmente il proprietario mette in atto e' interpretare queste azioni come forma di dispetto, non tenendo conto che nella mente degli animali, non esiste questo concetto troppo contorto,e che chiunque, uomo compreso, sia in preda all'ansia e abbia tanta adrenalina in circolo, , spesso non controlla le proprie azioni, o per lo meno non ne e' consapevole.

Spesso capita anche a noi, in situazioni particolarmente stressanti, di ritrovarci a fumare in eccesso, di andare spesso in bagno o di rovinarci le unghie con i morsi; solo dopo che lo stress e' passato possiamo renderci conto di cio' che abbiamo commesso, ma nel mentre proprio no, e' davvero difficile se non impossibile.

Spesso i cani che soffrono di ansia da separazione esprimono affetto eccessivo nei confronti del / dei proprietario/i, cercando il contatto e la vicinanza continua con queste persone, spesso la ottengono perche' il proprietario interpreta questo comportamento come manifestazione di affetto e come segno di riconoscenza, e, sentendosi gratificato, la promuove anziche' ridurla. La conseguenza e' che anche la minima separazione, derivante dal chiudersi in un'altra stanza per ovvie necessita', viene vissuta dal cane come distacco forzato e traumatico ,e scatena l'ansia.

Tutti noi quando usciamo di casa,
















senza rendercene conto, compiamo dei rituali di uscita diversi a seconda di cio' che andremo a fare una volta fuori dalla porta di casa; significa che se usciamo per andare al lavoro prenderemo con noi tutto il necessario per il nostro lavoro, ma se andiamo semplicemente a fare la spesa sotto casa, bastano una borsa, il portafoglio e, a seconda della stagione, in indumento per coprirci..

Questa diversa ritualita' nasconde un diverso tempo di assenza da casa,e di ritorno, poiche' se esco per andare al lavoro non tornero' prima di sera, mentre se esco per andare a fare la spesa tempo un'ora, forse un'ora e mezza ed io sono sicuramente di ritorno. Il cane interpreta esattamente e in modo molto scrupoloso questi nostri diversi rituali , e si pone diversamente quando noi li mettiamo in atto.

Noi stessi quando eravamo studenti a seconda di come il professore entrava in aula capivamo se avrebbe interrogato in modo poco tollerante, o se all'opposto era di buon umore e quindi poco propenso all'interrogazioni. Sono segnali molto chiari che noi diamo al cane e lui, che deve leggerli per comprenderci, come del resto un predatore legge attentamente le mosse delle sue prede per non fallire la caccia, li interpreta correttamente. Le manifestazioni ansiose possono inizialmente evidenziarsi dopo diversi minuti, ma nei casi estremi c ompaiono entro pochi minuti dalla separazione ; il soggetto puo' limitarsi a vocalizzare in modo insistente e continuo, suscitando le lamentele del vicinato, oppure puo' mettere in atto un comportamento distruttivo rivolto verso mobili, vestiti, giochi e suppellettili.

L' eliminazione inappropriata di feci e / o urina in casa e, spesso su vestiti e' comunque sempre una manifestazione ansiosa , chiaro segno di un forte disagio che il soggetto sta vivendo, e non, come spesso interpretano i proprietari, come una forma di dispetto. Il soggetto puo' arrivare a presentare un vero e proprio attacco di panico, con tremori, aumento della frequenza cardiaca e respiratoria, eccessiva salivazioni, diarrea e vomito. Possono anche comparire fenomeni di auto traumatismo, con lesioni da lecca mento e/o mordicchiamento sugli arti anteriori, fianchi, coda.
E...
la prossima curiosita' sara' ancora piu' interesssante!


Dott.ssa Elisabetta Amici